(dal sito dell’American Academy in Rome)
The Academic Body è parte della serie New Work in the Arts & Humanities: The Body.
Sin dalla nascita del concetto di rappresentazione, il corpo umano è stato veicolo di una grande varietà di approcci all’espressione artistica. Come modo di immaginare il divino, luogo di bellezza ideale e meditazione sulla caducità della vita, o come terreno conteso tra natura e cultura, i corpi – e le loro rappresentazioni – riuniscono le idee che una cultura ha su di sé e rappresentano il teatro della messa in discussione e della contestazione della forma umana.
Recentemente, il corpo si è riaffermato come work in progress, una tela da modificare, che si conforma ai mutevoli canoni di bellezza o che sviluppa costantemente ruoli di genere costruiti. In tale veste, il corpo come forma malleabile occupa di nuovo il centro della scena nel dibattito culturale e nell’espressione artistica. Come magnete di questioni sociali contemporanee – quali la violenza perpetrata contro gli emarginati, il riconoscimento degli individui transgender e la sostituzione della manodopera con la robotica, per citarne solo alcuni – i corpi hanno assunto una visibilità senza precedenti nel discorso politico.
Tenendo ben presenti queste questioni, la mostra rintraccia i vari modi in cui il corpo è stato indagato e trasformato nell’arte contemporanea dal 1894 ad oggi. Evolvendosi da sostenitrice della pratica artistica accademica a laboratorio per un dialogo all’avanguardia tra teoria critica e impresa creativa, l’American Academy in Rome è straordinariamente qualificata per ospitare una mostra che ripercorre le mutevoli rappresentazioni del corpo nell’arte e nella società. In tal modo, questa istituzione riflette criticamente sul suo percorso e sulla sua duratura importanza. The Academic Body presenta opere di artisti affiliati all’accaemia (borsisti e residenti) il cui lavoro ha analizzato questi temi in modi provocatori e i cui percorsi si sono incrociati in maniera rilevante e critica con l’Italia e la tradizione accademica.
La mostra è curata da Mark Robbins, Presidente e CEO dell’American Academy in Rome, e da Peter Benson Miller, Direttore Artistico. La mostra e il catalogo sono stati realizzati grazie al Roy Lichtenstein Artist in Residence Fund, al Robert Mapplethorpe Photographer Residence Fund, alla Robert Mapplethorpe Foundation, e alla Terra Foundation for American Art. La mostra è accompagnata da un catalogo con testi di Mary Beard, Leslie Cozzi, Peter Benson Miller, Mark Robbins, Deborah Willis.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 23 maggio al 31 luglio 2019, dal giovedì al sabato, dalle 16.00 alle 19.00.
I visitatori dell’American Academy in Rome sono pregati di mostrare un documento d’identità all’ingresso. Non è possibile accedere con bagagli o zaini di dimensioni superiori a cm 40 x 35 x 15. Non sono disponibili armadietti né guardaroba.
Post Views:
1.091