Quello che vuole essere “Inventario di alcune cose perdute”, edito da Nottetempo, ce lo suggerisce l’autrice Judith Schalansky già dalla prefazione, vera e propria porta incantata di un libro che si apre su un’altra dimensione, diversa dalla nostra, ma non aliena. Quella delle cose che sono esistite ma che non esisteranno mai più, se non nella nostra memoria.
Articolo di Giovanni Giusti Leggi tutto
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