A Villa Medici una mostra racconta il rapporto tra valori estetici occidentali e lo scorrere del tempo.

Un’Antichità Moderna – Epigrafica descrizione dello spazio espositivo.

A Villa Medici soggiornò Galileo Galilei (1633), ospite nel palazzo e prigioniero della Santa Inquisizione che volle processare le sue teorie sull’eliocentrismo. Il palazzo fu sede dell’ambasciata del Gran Ducato di Toscana fino alla fine del 1700, in seguito Napoleone Bonaparte ne formalizzò l’acquisto da parte dello stato francese (1803) e vi trasferì l’Accademia di Francia a Roma.

Articolo e foto di Francesca Messineo

In luoghi del genere la grandiosità e la densità storica che si respirano di frequente nella capitale diventano ancora più tangibili. Qui, da secoli, si materializza lo scambio culturale e politico tra uomini che hanno fatto la Storia. Contemporaneità e antichità si osservano e si parlano, assorte in un dialogo che è insieme simbolo e nucleo dell’identità europea di oggi.

La copia come metodo per preservare, riprodurre e diffondere i modelli antichi.

L’Accademia, in collaborazione con il Louvre, presenta una selezione di 78 calchi in gesso di statue marmoree, scelti tra i più di 6000 pezzi che fanno parte del patrimonio francese. La tecnica dei calchi in gesso, diffusa già in epoca classica, godette di rinnovata fortuna nel Rinascimento, quando importanti trasformazioni urbanistiche portarono alla luce centinaia di statue a Roma. L’antichità classica rappresentava allora un modello estetico assoluto, capace di affascinare e di veicolare valori etici di integrità, sapienza e candore. L’Accademia di Francia a Roma viene fondata, durante il regno di Luigi XIV, proprio con l’intento di offrire al pubblico e agli artisti esempi illustri dal passato. E siccome specifiche leggi papali non permettevano ai capolavori antichi di lasciare il paese, realizzare copie in gesso diventò una vera e propria missione per la Francia del XVII secolo.

Un viaggio storico dove riproducibilità tecnica, dettaglio storiografico e incanto estetico si incontrano

Dalle copie romane di statue greche, alla scoperta di Pompei ed Ercolano, dal patrimonio di Villa Mancini, ai capolavori di Michelangelo e Bernini, dai fregi del Partenone, fino al collezionismo settecentesco e all’arte gotica messa in pericolo dai conflitti mondiali. L’esposizione non solo copre un lasso di tempo che va dal XVI al XXI secolo, ma accoglie letture ed esperienze molto diverse. Colpi d’occhio mozzafiato, didascalie accuratissime, riproduzioni di opere celeberrime e curiosità di ogni tipo, monumentalità e intimità sapientemente dosate nei bellissimi spazi della Villa. Non mancano davvero le ragioni per visitare questa mostra.

INFORMAZIONI

Orario: dalle 12 alle 19

Giorni: da martedì alla domenica

Durata: Fino al 1° marzo 2020

Biglietto: 6 euro, gratuito per i minori di 18 anni

“Un’antichità moderna”

Villa Medici Accademia di Francia, viale della Trinità dei Monti 1 

 

 

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