Istituti: un novembre ricco di eventi

Tra le tantissime iniziative degli Istituti che trovate nella sezione Eventi del nostro sito, ne segnaliamo in particolare due dell’Istituto giapponese di cultura di via Gramsci e due del Goethe-Institut, l’istituto culturale tedesco di via Savoia.

Sono le mostre “Ceramica Yakishime: terra, fuoco, forma” e “Onna, voci che si cercano”, una rassegna di cinema giapponese e la presentazione dell’ultimo lavoro dello scrittore tedesco Clemens Meyer

(foto da www.jfroma.it)

Articolo di Giovanni Giusti

Fino al 4 dicembre all’Istituto giapponese si potrà visitare la mostra “Ceramica Yakishime: terra, fuoco, forma”. Lo Yakishime, terra cotta ad alta temperatura, è uno dei metodi tradizionali giapponesi di produzione della ceramica, fin dal IV secolo, giunto intatto ai giorni nostri . La mostra ne racconta la storia e presenta pezzi antichi e moderni “allo scopo di comunicare la sensibilità estetica squisitamente propria del popolo giapponese.” È divisa in tre sezioni, corredi del tè, stoviglie quotidiane e objets d’art, con una particolarità: è possibile un’”esperienza tattile”, con alcuni oggetti che possono essere toccati dal pubblico.

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Fino al 3 dicembre, sempre in via Gramsci, prosegue poi la rassegna di cinema, in versione originale con sottotitoli, che include recenti acquisizioni della Japan Foundation Film Library di Tokyo e pellicole della Cineteca dell’Istituto Giapponese. Molto interessante l’omaggio all’attrice Kiki Kirin da poco scomparsa, “tra le più amate, celebrate e premiate interpreti giapponesi degli ultimi decenni”.

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Molto toccante invece “Voci che si cercano”, la mostra fotografica del Goethe-Institut dedicata a Onna, uno dei centri in provincia dell’Aquila maggiormente colpiti dal terremoto del 2009.  Nello spazio dell’Istituto  dedicato alle mostre sono esposti fino al 7 dicembre i lavori dell’artista Göran Gnaudschun, che ha realizzato fotografie e raccolto materiale sul passato e sul presente di Onna. Gnaudschun è un’artista molto attento al tema della memoria, “con una particolare attenzione alle comunità e al loro contesto”.

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Il 20 novembre è infine da non perdere l’incontro con Clemens Meyer, uno dei più suggestivi scrittori tedeschi contemporanei, autore, tra gli altri, del best-seller internazionale Eravamo dei grandissimi, storia di un gruppo di ragazzi tedeschi negli anni a cavallo della caduta del Muro, definito “il Trainspotting tedesco”. Meyer sarà a Roma per presentare il suo ultimo lavoro, la raccolta di racconti Il silenzio dei satelliti. 

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