All’Istituto svizzero il tocco di stile firmato Sylvie Fleury

L’Istituto di via Ludovisi fino al 30 giugno ospita le opere dell’originale artista 

Articolo e foto di Danila Gaggiotti

È difficile definire le stravaganti creazioni della mostra fatta di scarpe, fogli di giornale, piume, luci e colori. Potrebbe sembrare una specie particolarissima di arte contemporanea, oppure semplicemente moda, diventata clandestinamente arte per l’occasione. 

Ash Plumes From The Iron Soul, 2010

O forse è una dimensione ibrida e indipendente, in equilibrio, proprio come i tacchi altissimi rappresentati nelle sue opere, tra il significato che assegniamo a certi oggetti e la loro proiezione in forme e abbinamenti che trasgrediscono la normale concezione della realtà e che intrattengono una singolare relazione con la nozione di spazio e corpo, lasciando un alone di incredulità e stupore.

Ed ecco uscire fumi da due stivali bianchi affiancati da piume colorate (“Ash Plumes From The Iron Soul”, 2010). Evocano forse le gambe femminili allo stato gassoso? La parte inferiore di un manichino di plastica uscente orizzontalmente dal muro sorprende anche lo spettatore più distratto. Scarpe col tacco, ordinatamente poggiate su fogli della rivista “Playgirl” spruzzati di vernice argentata (“Wild Pairs”, 2019) attireranno gli sguardi dei visitatori più scettici. Un pugno chiuso (“Flag”, 2019) rievoca gli anni delle lotte per i diritti delle donne, ma lo sgargiante smalto rosso e lo sfondo giallo gli danno un tono più frivolo e spregiudicato.

Wild Pairs, 2019

Insomma: bisogna fermarsi a contemplare l’aspetto creativo delle opere, a intuirne i messaggi che gli oggetti possono comunicare o cercare la formula, l’algoritmo che unisce entrambi?

Se si arriva alla mostra incuriositi se ne esce divertiti, si scendono le scale confusi e felici, e si torna a casa. Non prima di essersi voltati ad osservare la bellissima villa Maraini e il suo giardino immersi nella luce del tramonto.

Flag, 2019

Sylvie Fleury 

Chaussures italiennes

Istituto Svizzero, Via Ludovisi 48

Fino al 30 giugno

Giovedì-venerdì 14:00-18:00

Sabato-domenica e festivi 11:00-18:00

Andre et Robert, 2019

Ingresso gratuito

 

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