I martedì in catalano dell’Istituto Cervantes

Articolo di Nadia Plamadeala

Il 15 gennaio a piazza Navona si è svolto il primo dei tre incontri sulla lingua e cultura catalana organizzati dall’Istituto Cervantes di Roma. Il presidente della Fondazione “Joan Brossa” di Barcellona Vicenç Altaió ha spiegato i collegamenti tra l’opera di due catalani famosi del XX secolo, il pittore Joan Miró e il poeta Joan Brossa.

Miró, da sempre vicino all’espressione concreta e fisica della poesia moderna, leggeva i surrealisti e li interpretava attraverso il proprio linguaggio espressivo. I grandi temi di Miró – la donna, l’universo in espansione, la violenza – echeggiano anche nell’opera di Brossa, meno conosciuto all’estero.

Entrambi hanno vissuto il periodo della Guerra civile spagnola (1936-1939) e della dittatura franchista, quando il catalano è una lingua proibita, reagendo in maniera diversa alla situazione politica. Miró emigra a Mallorca. Brossa va in guerra dove, in seguito alla miracolosa salvezza da una bomba grazie a una voce ignota, si appassiona della magia e del mondo onirico.

Incisione all’acquaforte di Miró per “Poemes Civils”. Fonte: www.bukowskis.com

Nel 1961 i due collaborano per la prima volta al libro illustrato di Brossa “Poemes Civils”, che segna il rifiuto per l’arte rinascimentale. Alterato dalla censura, il libro conserva la copertina di Tàpies e un’incisione all’acquaforte di Miró.

Nel 1963 esce la loro seconda collaborazione, il libro d’artistaCop de poma” – “Colpo di mela”. L’omissione della vocale “e” nella parola “poema” rende il titolo meno pretenzioso nello spirito del gioco surrealista. Il volume rappresenta una rivolta estetica e poetica.

“Oda a Joan Miró”. Fonte: www.abebooks.co.uk

 

Miró lavora anche con poeti di Mallorca e Valencia ma stabilisce un rapporto duraturo solo con Brossa. Per questo nel 1970, per l’allestimento della prima grande mostra di Miró – ormai acclamato in tutto il mondo – nella sua natale Barcellona, Brossa scrive “L’Oda a Joan Miró” – un volume di poesie visive corredate da illustrazioni di Miró stesso. Il libro è la testimonianza della loro amicizia e dell’interrelazione dei loro linguaggi espressivi nel vero spirito del surrealismo e della cultura catalana.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

* Questa casella GDPR è richiesta

*

Accetto

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.