Biciclette a Pechino, oggi – Presentazione
Articolo e foto di Serena Lena
Biciclette a Pechino, oggi
Di Zhao Xiaomeng
Edizioni Efesto, 2018
È gremita la piccola sala eventi della piacevole Bibliothé, che, con la sua cucina ayurvedica, ricorda odori ed ambientazioni della cultura indiana. Sul palco l’autore Zhao Xiaomeng ci racconta timidamente, tradotto da Jun Ge, del suo libro di fotografie “Biciclette a Pechino, oggi” edito dalla casa editrice Efesto.
Il suo intento è quello di raccontare attraverso le foto la trasformazione della “sua” Pechino. Da anni in Canada, Zhao, di ritorno in visita nella sua città d’origine, la trova profondamente cambiata: non ci sono più biciclette a gremire le strade con il loro fruscio silenzioso, ma tante utilitarie rumorose. I ritmi vitali sono drasticamente cambiati: la frenesia della quotidianità ha completamente fagocitato la lentezza e la riflessione, non solo negli spostamenti ma anche nei rapporti umani. Simbolo dell’espansione economica della Cina e dell’urbanizzazione delle metropoli, queste biciclette si possono facilmente trovare abbandonate sul ciglio delle strade o riutilizzate nei modi più disparati, trasformandosi nello specchio delle vite dei loro ex-proprietari.
Mario Panizza, dall’alto dei suoi 37 anni di viaggi in bicicletta, sottolinea l’aspetto artistico del libro: le fotografie non si soffermano sulle sofisticazioni vintage delle biciclette, ma mettono al centro il deterioramento e l’obsolescenza, che sublimano il mezzo di locomozione ad oggetto d’arte, rendendolo una vera e propria scultura, interprete dei residui della città.
La scelta di scattare a colori e non in bianco e nero come detta l’estetica dell’archeologia industriale, è un chiaro segnale che c’è ancora un legame tra questi oggetti e la realtà vitale che li circonda: esiste ancora la possibilità di una nuova vita.
Evento di presentazione
Bibliothé – Via Celsa, 5 – Roma
Giovedì 24 gennaio 2019
Sono intervenuti:
Zhao Xiaomeng (Autore)
Mario Panizza (Università degli studi Roma Tre)
Alfredo Catalfo (Editore)
Jun Ge (Traduttore)