Una ventata di cultura coreana con Lee Chul Soo
Articolo e foto di Sara D’Aversa
La Korean Week romana si è chiusa ormai da qualche giorno, ma all’Istituto culturale coreano continuano gli eventi dedicati al Paese asiatico con una mostra dal titolo Un giorno di vento firmata Lee Chul Soo.
L’istituto appare come un’oasi di pace in cui rifugiarsi dal traffico della Nomentana. Ad accogliere il visitatore un janggu, il tamburo tradizionale e una riproduzione di una tipica casa coreana, in cui si può entrare togliendosi le scarpe, come richiede il costume.
La modernità dell’edificio è in simbiosi con gli ambienti che rievocano un Paese lontano, dalle usanze distintive. E questo legame si ritrova nelle opere dell’artista: moderne eppure di tradizionale bellezza. Incisioni in legno su carta Hanji, di gelso, accompagnate da versi filosofici a rendere il messaggio più immediato.
In una delle sale uno schermo proietta ininterrottamente un video in cui Lee si racconta. Parla piano, intento nel suo lavoro. Lingua coreana e musica tradizionale fanno da sottofondo. Il visitatore si abbandona alle percezioni. È come se quel vento, motivo costante dell’esposizione, lo sospingesse in un’altra dimensione, facendogli dimenticare tutto il resto. Per riportarlo, infine, alla realtà. Agricoltura, natura, lavoro nei campi.
Temi che tornano, assieme ad altri nelle opere dell’artista e che provengono dal suo mondo, quello contadino. Immagini che spingono ognuno a scrutarsi, a guardarsi meglio dentro e intorno. Ecco allora le riflessioni sulla società moderna: piogge di codici a barre, pellegrinaggi al supermercato che si oppongono alla naturalezza di foglie, fiori e stelle. L’universo. Per un attimo tutto appare al visitatore semplice. La vita, il mondo, il rapporto con gli altri diventano logici, naturali. Tutto il resto si spazza via.
Fino al 28 dicembre. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì, ore 9.00 – 17.00, sabato e domenica chiusi. Via Nomentana 12. Ingresso gratuito.
Maggiori informazioni sul sito dell’Istituto culturale coreano.
Suono
Foglie in un giorno
di vento